Nebbia, in una mattina di ottobre dalle finestre di casa.
Archivio mensile:ottobre 2013
Cinquecento sogni
A Spello, sono numerose le FIAT 500 ancora in servizio permanente ed attivo. Evidentemente la mitica automobile si adatta ancora bene alle strette e ripide strade del centro.
Nei primi anni ’90, la FIAT cercò di rilanciare il mito della cinquecento proponendo un nuovo modello di utilitaria che però non ebbe il successo dell’antenata. La campagna pubblicitaria venne sostenuta da tre simpatici spot che avevano come colonna sonora delle belle canzoni composte “ad hoc” da Eugenio Finardi, Gino Paoli ed Enrico Ruggeri.
Cinquecento valli che devi attraversare,
cinquecento strade che ti portan verso il mare,
cinquecento sogni che potrai realizzare,
cinquecento albe a veder nascere il sole.
Cinquecento fiori di cui non conosci il nome,
cinquecento emozioni di cui non sai la ragione,
cinquecento sogni che potrai realizzare,
cinquecento storie per una sola Cinquecento.
Eugenio Finardi
Buongiorno per cinquecento volte e cinquecento volte Cinquecento.
Buongiorno per cinquecento giorni ed un buongiorno grande come il sole.
Si usa anche se a volte non vuol dire quasi niente, è come un passaporto per andare tra la gente,
ma quando è proprio vero può portare l’allegria in mezzo alla città oppure là in periferia.
Buongiorno per cinquecento volte e cinquecento volte Cinquecento.
Gino Paoli
Vita, vita, vai di fretta ma non mi raggiungerai,
grazie mille, arrivederci, chiedo asilo in via col vento.
Cin cin! Cinquecento cin cin!
Un milione di canzoni, emozioni due o tre,
fammi il conto, pago tutto, thank you baby, auf Wiedersehen
Cin cin! Cinquecento cin cin!
Rose, fiori, miele, latte, crema, zucchero e cannella,
tè pregiato alla vaniglia, due canditi: io e te.
Cin cin, cinquecento cin cin!
Cinquecento cin cin!
Enrico Ruggeri
A Spello, un raduno delle storiche 500 avrebbe sicuramente successo. Sarebbe infatti sufficiente che i proprietari si incontrassero in Piazza nello stesso momento con le loro eroiche automobili.
Orologio della Comunità (Falso il sole?)
L’orologio, la cui costruzione risale alla metà del XV secolo, è collocato al secondo piano del palazzo comunale, in asse con la fontana e la lunetta. Di proprietà comunale, venne restaurato più volte nel corso dei secoli. Al suo funzionamento era addetto il moderatore degli orologi (Guida turistica di Spello, pag.125).
Per una comunità del XV secolo esibire un orologio pubblico era un fatto di prestigio, ma le complesse macchine di allora per funzionare richiedevano controlli e regolazioni continui. Di conseguenza serviva l’opera di un bravo moderatore, ma questo personaggio non era facile da trovare perché il compito richiedeva competenze ancora poco diffuse. Succedeva quindi che le ore della comunità non fossero sempre scandite con la dovuta accuratezza.
Con queste nuove tecnologie, meglio i buoni e vecchi strumenti deve aver pensato il costruttore della meridiana che si trova all’interno del chiostro di San Girolamo. Il sole di certo non dice il falso.
Il motto è ispirato da Virgilio: Solém quis dícere fálsum áudeat? Virgilio, Georgiche, I, 463
Il falegname
L’ex oratorio di Santa Maria della Misericordia si trova all’incrocio tra via della Misericordia e via dell’Ospedale. In origine era la sede della Confraternita dei Raccomandati di Maria che si dedicava all’assistenza ospedaliera. Fino a non molti anni fa ospitava una falegnameria.
L’anziano e simpatico falegname, che ancora vi lavorava, si intratteneva volentieri con i turisti a cui faceva da cicerone raccontando gli affreschi presenti sia all’esterno che all’interno del suo laboratorio-oratorio. Negli anni aveva raccolto un album fotografico dove era ritratto assieme a turisti provenienti da ogni parte del mondo. Anche noi finimmo nell’album a metà degli anni ’80. Dove si troverà ora questo piccolo frammento di storia quotidiana?
Osservando il portale si nota una cosa curiosa: una inconsueta abbondanza di numeri civici. Inoltre sono stranamente presenti sia numeri pari che dispari . . . quale sarà quello buono?