Archivio mensile:dicembre 2017

…e il giorno di Natale durerà tutto l’anno

Se comandasse lo zampognaro
Che scende per il viale,
sai che cosa direbbe il giorno di Natale?

“Voglio che in ogni casa
spunti dal pavimento
un albero fiorito
di stelle d’oro e d’argento”.

Se comandasse il passero
Che sulla neve zampetta,
sai che cosa direbbe
con la voce che cinguetta?

“Voglio che i bimbi trovino,
quando il lume sarà acceso
tutti i doni sognati
più uno, per buon peso”.

Se comandasse il pastore
Del presepe di cartone
Sai che legge farebbe
Firmandola col lungo bastone?

“Voglio che oggi non pianga
nel mondo un solo bambino,
che abbiano lo stesso sorriso
il bianco, il moro, il gallino”.

Sapete che cosa vi dico
Io che non comando niente?
Tutte queste belle cose
Accadranno facilmente;

se ci diamo la mano
i miracoli si faranno
e il giorno di Natale
durerà tutto l’anno.

Gianni Rodari – Lo Zampognaro

Porta Prato - Spello

Porta Prato

13 dicembre 2017

13 dicembre 2017, una giornata capricciosa: pioggia, grandine, ancora pioggia, ma anche un improvviso squarcio fra le nuvole e un fugace arcobaleno catturato dalle finestre di casa.

La vite

Tanti e tanti anni fa la vite non produceva frutti. Era una pianta ornamentale.
Un contadino aveva una vite bella e rigogliosa. I suoi rami carichi di foglie, si allungavano sempre più e coprivano con la loro ombra le pianticelle vicine. “Anche le piccole piante hanno bisogno di sole” pensava il contadino. “Devo perciò potare la vite”. Un giorno egli tagliò energicamente tutti i rami lunghi della bella pianta e tolse molte foglie degli altri. La vite ne soffrì e pianse.
Quando scese la sera, un usignolo si posò delicatamente sopra un piccolo ramo della pianta e cominciò a cantare per consolarla. Il canto dell’usignolo era così dolce che le stelle si commossero e fecero discendere un po’ della loro energia sulla vite. Allora la pianta sentì scorrere in sé una linfa nuova. Le sue gemme si aprirono e tante foglioline verdi spuntarono sui rami quasi spogli.
Le sue lacrime belle come perle, si trasformarono a poco a poco in piccoli frutti… Al sorgere del sole dai rami pendevano i primi grappoli di uva. La vite era diventata così una pianta fruttifera. I suoi frutti avevano l’energia delle stelle, la dolcezza del canto dell’usignolo e il colore del cielo dell’aurora.
Da Le regioni d’Italia, a cura di G. Forte.

Via della Fortezza - Spello

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